I riferimenti per Contattare il Comune di Staffolo sono:
Indirizzo: via XX Settembre, 14
CAP: 60039
Codice Fiscale: 00193620424
Telefono: 0731.779218
Fax: 0731.770402
E-mail: comune@comune.staffolo.an.it
L'attuale centro, posto sulla sommità del colle, si sviluppò probabilmente sul precedente vicus d'epoca romana e con la dominazione longobarda "Staffil" col significato originario di palo di confine o in senso lato di incrocio di strade. La prima attestazione documentaria di "Stafuli" risale all'anno 1078. Pur appartenendo geograficamente all'area di influenza della potente Città di Jesi, Staffolo subisce solo per due brevissimi periodi il dominio diretto del vicino; viene ripetutamente saccheggiato e diviene sede di diversi scontri tra i "Signori" d'Italia che lo utilizzavano come base per la conquista dell'Italia centrale. Nel 1543-54 viene istituito a Staffolo, fra i primi in Italia, il Monte frumentario della Pietà, un'istituzione che ha lo scopo di aiutare i più indigenti con prestiti agevolati di grano e denaro. Arricchitosi nel corso dei secoli di importanti monumenti, fra i quali le chiese di S. Egidio Staffolo conserva a tutt'oggi il tipico aspetto di borgo medioevale estendendosi per una superficie di 27. 6 Km q. su una campagna dalle morbide ed eleganti colline tappezzata dalle varie coltivazioni, dove l'olivo colora da secoli il paesaggio agrario comunale. Il n. di abitanti è di 2.200 ed è concentrata nel centro urbano e nella frazione Coste.
Prodotti Tipici
La principale attività di questo territorio in termini di impiego di risorse umane e finanziarie è stata da sempre l'agricoltura. Tra le colture tradizionali, prevalentemente è quella della vite e dell'olivo, incentrata sulla produzione del pregiato Verdicchio e dell'olio extra vergine di oliva.Le varietà di olivo più diffuse nel territorio sono: Leccino. Frantoio, Carboncella, Mignola e Raggia. L'olio di Staffolo viene specialmente ricercato per il bassissimo grado di acidità, per l'elevato valore terapeutico, per l'alto valore nutritivo nonchè per il particolare aroma fruttato. Non di meno importanti sono le tradizionali produzioni di miele, formaggi, salumi . Tra i piatti tradizionali spiccano "cavallucci" (con impasto a base di sapa e mosto bollito a lungo), la "serpe" (a base di mandorle), le ciambelle lesse, le ciambelle di mosto, il tradizionale ciambellone e la cicerchiata, il pane aglio e rucola, quello giallo al rosmarino, con le olive e i peperoni, i Bocconcini alle erbe o al rosmarino e olive o ancora al peperone rosso. Ma possiamo anche gustarci un bel piatto di ravioli di segale con ortica,o con bietole e spinaci, o ancora con borraggine. Per chiudere l'abbuffata potremmo degustare una crostata integrale a l sambuco, o alle visciole, oppure una gustosa serpe, tutt'altro che velenosa.