Un nuovo modo
di vivere
la città di Jesi
Mura
Conoscere Santa Maria Nuova

Informazioni

I riferimenti per Contattare il Comune di Santa Maria Nuova sono:

Indirizzo: P.zza Mazzini n. 1
CAP: 60030
Codice Fiscale: 00130350424
Telefono: 0731.24971
Fax: 0731.249797
E-mail: comune@comune.santamarianuova.an.it

Territorio e Storia

Tutto il territorio del Comune di Santa Maria Nuova, si pone  come sparti acque sulla dorsale collinare fra le vallate del fiume Esino, a nord, e Musone, a sud, gode di un ottimo clima e di invidiabili panorami che spaziano a 360 gradi dal mar Adriatico, fino alla catena degli Appennini centrali , compreso i massicci del Gran Sasso e i Monti della Laga che nelle giornate più terze, impreziosiscono   il nostro territorio regalando  tramonti mozzafiato.

Nel suo territorio la presenza dell'uomo risale alla preistoria e ne sono suggestive testimonianze diversi ritrovamenti archeologici. Numerosi sono anche i reperti risalenti all'epoca romana e tra essi assumono particolare rilievo i resti di una villa signorile e di un'edicola funeraria, siti in località Pietrolone. Le prime notizie relative ad un centro abitato di una certa consistenza, probabilmente fortificato, risalgono invece al 1201 d.C., anno in cui venne firmato un atto di sottomissione alla città di Jesi, da parte dei signori del castello di Santa Maria delle Ripe. Questa era infatti l'antica denominazione di Santa Maria Nuova ed era probabilmente dovuta al fatto che il castello sorgeva in una località, poco distante dalla attuale, caratterizzata dalla presenza di numerosi calanchi. Esso subì ricorrenti distruzioni fino a quando, tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV, venne trasferito sulla sommità di un colle posto leggermente più ad occidente, luogo ritenuto più salubre e al nuovo insediamento venne dato il nome di Santa Maria Nuova.
La fondazione del nuovo centro si fa risalire al 1472, data ufficiale dell'immigrazione di genti lombarde nella valle dell'Esino.
Nei secoli successivi Santa Maria Nuova venne sempre considerata un'estensione territoriale del Comune di Jesi, al punto che la locale comunità per erigere una cinta muraria dovette rivolgere svariate istanze a quella municipalità, ottenendone l'assenso solo nell'anno 1535.
Nel 1861 il Re d'Italia Vittorio E. II° nominò il 1° Sindaco del Comune di Santa Maria Nuova nella persona di G. Pierandrei.
Lo stesso gonfalone comunale porta i segni di questa evoluzione storico-amministrativa, recando al proprio centro la croce lombarda, in omaggio agli antichi immigrati che rifondarono il borgo, anziché quel Leone Rampante, simbolo di Jesi, che ricorre invece frequente negli stemmi degli altri Comuni della Vallesina.
Da questo momento in poi, comunque, la storia di Santa Maria Nuova si può facilmente identificare con quella del resto della nazione.
Fu segnata dai due conflitti mondiali, ai quali fu pagato un prezzo piuttosto alto in termini di vite umane e di danni materiali. Non va dimenticato infatti che nel corso del secondo conflitto mondiale il fronte passò proprio per il territorio di Santa Maria Nuova ed i primi giorni di Luglio del 1944 vengono ancora ricordati.
In quei giorni infatti si svolse la battaglia di Filottrano, separata da Santa Maria Nuova solo dalla stretta vallata del fiume Musone, che per alcuni storici fu seconda solo a quella di Montecassino.
In questa battaglia le forze polacche affiancate dalla brigata italiana Nembo diedero l'assalto alle forze tedesche, che nel tentativo di arrestare l'avanzata alleata, avevano eretto almeno tre linee difensive, una delle quali, la linea Hildegarde, partiva proprio da Santa Maria Nuova.
Al termine del cruento scontro l'armata tedesca, sconfitta, ripiegò verso Jesi e nel primo mattino del 19 Luglio 1944 Santa Maria Nuova fu finalmente liberata, con l'entrata in paese dei soldati italiani del 2° Battaglione Alpini "Piemonte", del 29° Battaglione Bersaglieri e dei soldati polacchi del 68° Fanteria.
Con la liberazione ed il ritorno delle istituzioni democratiche tornarono a fiorire tutte quelle attività che la guerra aveva forzatamente interrotto e, cosa ancor più importante, la vita sociale ed economica della nostra comunità poté riprendere il proprio cammino.

COME ARRIVARE
In auto
Autostrada A14 Bologna – Ancona, uscita Ancona Nord, proseguire sulla superstrada SS 76 direzione Jesi – Fabriano, uscita Jesi centro

In treno
Direttrice Ancona – Roma, stazione di Jesi

In aereo
Aeroporto "Raffello Sanzio" Falconara – Ancona

Tempo Libero

Spazio a giovani e Bambini

Nel territorio di Santa Maria Nuova agiscono un notevole numero di Associazioni per i bambini, e per i più “grandicelli” con lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni su alcuni tempi di attualità contro cui ci imbattiamo ogni giono.

Una di queste è la “Ludoteca del Riuso”che dal 2000, non solo si fa portatrice di conoscenza per quanto riguarda la pratica del riciclaggio, ma organizza anche corsi di formazione, mostre, ed eventi che hanno come denominatore comune i rifiuti come forma di intrattenimento e stimolo per la creatività.

Infatti nel “Laboratori Riù”, attraverso attività individuali, o di gruppo, i bambini e non solo, scoprono e imparano a riciclare, ma anche a riutilizzare e modificare ogni tipo di materiale, acquisendo coscienza e consapevolezza sull'ambiente che li circonda. Il “Riù” ha anche un magazzino del riuso, messo a disposizione di tutte le strutture educative e sociali che ne fanno richiesta , dagli asili nido alle scuole secondarie, dalle ludoteche ai centri giovanili che vogliono seguire l'esempio di Riù, organizzando in autonomia i propri laboratori ludico - creativi.

Altro progetto a cui il comune aderisce è “PiccolaGrandeItalia”, promosso da Legambiente, con lo scopo di tutelare l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini che vivono negli oltre 5.835 piccoli centri Italiani. Proprio questi luoghi svolgono un’opera insostituibile del territorio, come portatori di cultura, saperi e tradizioni, oltre che fucine di sperimentazione e fattori di coesione sociale. Una costellazione solo apparentemente minore, che brilla per la straordinaria varietà ambientale e per l'inestimabile patrimonio.


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