Un nuovo modo
di vivere
la città di Jesi
Mura

Alla scoperta dell'arte

Molte sono le perle d'arte della città di Jesi che si conservano nel suo aspetto medievale circondata da alte mura sulle quali spicca il Torrione del Montirozzo ('400), simbolo della città; il Duomo di San Settimio (XII-XIV sec.) e la chiesa gotica di San Marco ('200), il Palazzo del Podestà e il Palazzo del Comune (XII sec.), il Palazzo della Signoria di epoca più tarda (metà del '400) e capolavori d'arte rococò come Palazzo Pianetti (metà del '700) che oggi ospita la Pinacoteca Comunale che conserva capolavori del pittore veneziano Lorenzo Lotto, che qui operò nella seconda metà del '400.

Significativo esempio di dimora aristocratica settecentesca fu progettata da Domenico Luigi Valeri ed è ispirata in parte a modelli austro-bavaresi. Al piano nobile ha una galleria rococò a stucchi colorati e sale decorate da Placido Lazzarini con Storie di Enea.
Nella collezione d'arte antica, che comprende le opere delle congregazioni religiose soppresse nel 1867, spiccano i dipinti eseguiti da Lorenzo Lotto per le chiese e le confraternite di Jesi, dalla giovanile Deposizione (1512) alle opere della maturità come la Madonna col Bambino e i Ss. Giuseppe e Girolamo (1526) e la monumentale pala con le Storie di S. Lucia (1532).

Importanti sono anche le opere di Nicola di Maestro Antonio da Ancona (Cristo morto nel sarcofago sorretto da due angeli), di Giuliano Presutti, di Pietro Paolo Agabiti (Madonna col Bambino in trono e i Ss. Giovanni Battista e Antonio da Padova), di Raffaellino del Colle (Madonna di Loreto tra i Ss. Filippo e Gacomo) e la tela di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio, la Sacra Famiglia con S. Giovannino.


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